Villarbasse : Edifici di interesse storico
Il TORRAZZO
L'epoca di costruzione è il XIII secolo, tra il 1275 ed il 1277. Nel 1277 i De Pertusio di Avigliana, ottengono dai conti di Savoia il Feudo di Villarbasse, per la cui custo-dia innalzano una torre. Nel corso dei secoli questa subisce alcuni interventi e si avvicendano diversi proprietari.
Nel XIV secolo Bournon, signore di Chignin, venne investito della "Consignoria di Villarbasse" per conto del Conte di Savoia. Intorno al 1430 Amedeo di Chignin, suo discendente e Consignore di Villarbasse, fu investito del "Palazzo Antico" appunto il Torrazzo. Negli anni 1434 - 1436 costruì il "Palazzo Nuovo", più comodo, con l'entrata da via Combabona che attualmente è l'abitazione della Famiglia Pennaroli che ne è proprietaria. Il Torrazzo è aperto al pubblico per visite in occasione di alcune manifestazioni.
PALAZZO D'ANGENNES (noto come "Palazzo Schiari")
Le prime notizie risalgono al XVI secolo, quando si presentava come una "casaforte" appartenente alla famiglia Bonino. La proprietà passò ai conti Rolando, la cui ultima discendente Angela sposò nel 1709 il marchese Pietro D'Angennes. Con la morte di Angela nel 1710 il palazzo diviene la dimora di campagna dei marchesi di origine francese. Nel 1860 Clementina, l'ultima discendente D'Angen- nes, vendette la villa al conte Giovanni Battista Schiari.
L'edificio, attualmente di proprietà privata, è conservato in ottime condizioni grazie a sapienti restauri. Il giardino ha alcune piante monumentali, tra cui un platano, un cedro, un ippocastano ed un'altissima sequoia.
Caratteristico è il passaggio pensile che sovrasta via Combabona e che collegava il giardino alle armoniose scuderie.
PALAZZO GONELLA
In seguito il palazzo cambiò diversi proprietari fino al 1854 quando fu acquistato dal nobile Ignazio Gonella.
Si presume che l'edificio sia stato ristrutturato in contemporanea con il Palazzo D'Angennes, anche se in uno stile più classico. Attulmente è una proprietà privata non visitabile.
PALAZZO CUCCA MISTROT
L'edificio,con i terreni annessi, faceva parte dell'Abbazia di San Solutore Maggiore di Torino fin dall'XI secolo. Passò nel XVII secolo alla famiglia Gaj-Rasino, e successivamente, ad inizio del 1700, divenne proprietà dei conti Mistrot, che ne fecero la loro dimora. Il palazzo, attualmente di proprietà privata, è stato sottopo-sto ad un lungo e laborioso restauro dopo un periodo di penoso abbandono.
Esso si presenta con bellissimi soffitti a cassettoni e splendidi trompe-oil.
L'antico salone delle feste è aperto al pubblico per mostre, conferenze e concerti.
Per informazioni: piera.mistrot@gmail.com
CHIESA PARROCCHIALE DI SAN NAZARIO
Del tempo primitivo, risalente al XII secolo rimangono l'orientamento con abside a levante ed il campanile, che conserva la forma e la decorazione longobarda.
La chiesa venne riedificata nel 1674. All'epoca erano già presenti le otto cappelle laterali, con le decorazioni a stucchi, le colonne tortili e gli stemmi gentilizi, così come oggi si possono ammirare, dopo i recenti restauri.
Nel 1730 si procedette alla sopraelevazione del campanile, su cui venne posto un orologio di ferro, dono del marchese D'Angennes.
Tra il 1760 ed il 1770 l'edificio venne sottoposto a nuovi lavori, con l'ampliamento del coro e rinforzi statici.
Intorno al 1870 il coro piatto viene trasformato in abside ed a sinistra creata la Cappella del Sacro Cuore.
Ad inizio novecento Luigi Morgari dipinse la volta ed intorno al 1920 affrescò il coro con al centro San Nazario e le anime purganti.
Il portale, del 1676, venne rifatto nel 1934 (come riportato sui battacchi). In questi ultimi anni un'accurato restauro ha riportato la chiesa alla suo originaria bellezza.